Il collagene vegetale esiste? E perchè quello animale non è indispendabile?

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Cos’è il collagene?

 

Il termine “collagene” deriva da una combinazione di parole di etimologia greca che significano rispettivamente “colla” (κόλλα) e “generare, che genera” (-γενής e γεν).

Il collagene è la “principale proteina strutturale extracellulare presente nei tessuti connettivale e osseo di quasi tutti gli animali.” [1]. Costituisce circa il 25% di tutte le proteine del corpo umano, nel quale svolge una funzione di supporto e collegamento. Esso è quindi un elemento naturalmente presente nel nostro corpo, soprattutto nel tessuto connettivo. Esso fornisce struttura ed elasticità ai tessuti come pelle, cartilagine ed ossa.

Il collagene è costituito da aminoacidi, per la maggior parte da glicina, prolina e idrossiprolina, che, grazie all’azione dei cosiddetti fibrobalsti, cellule del tessuto connettivo che formano delle catene (anche chiamati polipeptidi) di diversa lunghezza, vanno a costituire le fibre di questa proteina.

Esistono circa 28 tipi di collagene: il tipo I è quello più importante perché rappresenta il 90% del collagene presente nel nostro organismo e va a costituire la strutta di pelle, ossa, cartilagine e vasi sanguigni.

Tuttavia, ci sono molteplici fattori che possono portare a una carenza nella produzione di questa proteina di fondamentale importanza. È soprattutto con l'avanzare dell'età che la produzione naturale di collagene inizia a rallentare: questo può determinare un rilassamento cutaneo generale, che si nota soprattutto dalla perdita di elasticità e spessore della pelle e dalla comparsa delle prime rughe. Anche il nostro stile di vita ha un’importante influenza sulla formazione e sulla deteriorazione del collagene. Un esempio? Fumare sembrerebbe rallentare significativamente la sintesi del collagene [2].

In questo caso potrebbe risultare necessario integrare la mancanza di collagene con degli integratori alimentari. È ovviamente sempre buona norma consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore.



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Come viene ottenuto?

 

Per contrastare il processo naturale dell’invecchiamento cutaneo, moltissime persone si rivolgono sempre più spesso a degli integratori di collagene. Negli ultimi anni, infatti, il collagene si è conquistato sempre più spazio tra gli integratori antiage. Tuttavia, non tutti sanno cosa stanno ingerendo.

Il collagene che troviamo in commercio è esclusivamente di origine animale. Dato che questa proteina, come abbiamo già detto, si trova principalmente nel tessuto connettivo, essa viene ottenuta utilizzando gli scarti della macellazione animale. Si, avete capito bene, per produrlo si usano ossa, teste, lische, tendini e cartilagini di mucche, pesci, vitelli o suini.  

Anche l’antica ricetta della nonna del brodo di carne fatto in casa con gli scarti di polli e maiali è un alimento estremamente ricco di collagene. Il procedimento di preparazione del brodo, infatti, è lo stesso della gelatina che nell’industria alimentare viene utilizzata per le caramelle gommose, la carne in scatola o la “colla di pesce”. Non a caso, prima che fosse possibile la produzione moderna di colla, questa si otteneva facendo bollire tendini e pelle di animali proprio per ottenere un buon collante.

Nella maggior parte di casi, il collagene - che sia marino, bovino o suino (in base agli scarti che vengono utilizzati) - viene utilizzato in forma idrolizzata, cioè sotto forma di peptidi. Grazie a un processo enzimatico, esso viene semplicemente scomposto in catene più piccole che, quindi, risultano più facilmente digeribili.

Nonostante quali la totalità dei prodotti a base di collagene sia sicura e che gli scarti animali sono sottoposti a processi di riscaldamento, filtrazione ed alcalinizzazione per ridurre i livelli degli agenti infettivi, i prodotti di questo tipo potrebbero essere rischiosi se non vengono attentamente trattati e controllati.


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Ma il collagene funziona?

 

Facciamo un po’ di chiarezza.

Il nostro corpo, una volta ingerito il collagene (che sia in capsule, in polvere o in gel), lo riconosce come semplice proteina e lo scompone in singoli aminoaicidi che vengono utilizzati in base alle necessità del nostro organismo. È chiaro quindi, che una volta assunto, qualsiasi sia la sua forma (verdura, carne o integratore), il collagene non rimane collagene perché viene digerito, come qualsiasi altro alimento.

Non è quindi detto (e non si deve dare per scontato) che il collagene che assumiamo venga utilizzato per produrre o formare altro collagene. Inoltre, anche qualora l’organismo utilizzasse la proteina di collagene per costruire nuovo tessuto connettivo, non ci si può aspettare che questo sia per forza tessuto cutaneo. Ricordiamoci, infatti, che il collagene non serve solo per mantenere elastica la pelle, ma è fondamentale anche per dare struttura alle cartilagini, ai tendini, alle ossa, ai vasi sanguigni e alla cornea.

Dev’essere chiaro, inoltre, che l’organismo NON produrrà comunque del collagene se al nostro corpo mancano gli altri elementi essenziali per la sua sintesi (sopratutto vitamina C ed enzimi). Pensate ai marinai della HMS Salisbury: non avendo a disposizione frutta e verdura fresca in mare, svilupparono lo scorbuto, una malattia causata da una carenza di vitamina C. Oltre a manifestarsi con sintomi più generali, come stanchezza, secchezza della pelle e dolori articolari, lo scorbuto provoca gengiviti ed emorragie che spesso portano anche alla perdita dei denti. La vitamina C, come vedremo successivamente e come afferma l'EFSA, è infatti fondamentale per la sintesi del collagene e per mantenere l'integrità del tessuto connettivo, del tessuto osseo e dei denti.

Attualmente non esistono studi scientifici che – in modo univoco e definitivo – affermano che questa proteina abbia dei reali benefici sulla pelle o sulle articolazioni. Anche l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) per il momento non riconosce al collagene alcun health claim.

Esistono tuttavia degli studi sugli integratori di collagene che hanno dimostrato che i peptidi di collagene aumenterebbero la sintesi delle molecole che formano il collagene [3], che renderebbero la pelle delle persone visibilmente più solida ed elastica [3, 4, 5, 6] e migliorerebbero anche la fragilità delle unghie [7].

 

Perchè alcuni integratori di collagene sembrano funzionare?

 

Esistono degli altri elementi che, come abbiamo già sottolineato, sono essenziali per la sua sintesi.

Secondo voi perché alcuni dei prodotti che troviamo in commercio sono solitamente arricchiti da altri ingredienti, quasi sempre micronutrienti essenziali come minerali e vitamine, soprattutto vitamina C e zinco?

Perché è stato dimostrato che questi ingredienti contribuiscono alla formazione del collagene, nello specifico al fine della formazione di vasi sanguigni, ossa, della pelle, delle gengive e dei denti o al mantenimento di ossa, capelli, unghie e pelle normali [8, 9].

Ci sono poi degli integratori di collagene che contengono anche degli antiossidanti aggiuntivi, come resveratrolo, acido alfa lipoico, polifenoli e coenzima Q10. Anche in questo caso, alcuni di questi ingredienti, hanno riconosciute proprietà antiossidanti, che quindi contrastano l’azione dei radicali liberi e, conseguentemente, un prematuro invecchiamento cellulare. Gli antiossidanti, in particolare i carotenoidi, hanno inoltre un effetto inibitorio sui danni cutanei causati, ad esempio, dai raggi UV che – insieme a un’eccessiva esposizione al sole - possono aumentare i processi ossidativi delle cellule [10, 11, 12].

Uno studio del Charitè di Berlino ha inoltre dimostrato che gli stessi effetti rassodanti e anti-age possono essere ottenuti semplicemente assumendo un estratto di cavolo verde, ricco di carotenoidi e senza che il collagene sia effettivamente presente [13]. Forse la soluzione si trova quindi in un’alimentazione sana e ricca di micro e macronutrienti piuttosto che in delle pillole?

 

Ma quindi esiste un collagene vegetale?

 

La risposta è no. Non esiste infatti un vero e proprio collagene vegetale. Come abbiamo detto il collagene è esclusivamente di origine animale.

Ci sono però delle alternative vegani e vegetali che contribuiscono a migliorare e incrementare la produzione del collagene, ma non sono collagene di per sé. L’esempio che abbiamo fatto poco fa è quello della vitamina C.

Si ottengono quindi le stesse proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e – eventualmente - antinvecchiamento sfruttando ingredienti più comuni, che spesso vengono aggiunti nei costosi integratori di collagene solo per marketing. È bene sapere, infatti, che data la sua presenza abbondante negli scarti animali, il costo del collagene puro è estremamente economico.

 

E quindi cosa contiene il collagene vegatale di Vegavero?

 

Per tutti i motivi sopraelencati, abbiamo deciso di sviluppare un integratore che utilizzasse proprio delle componenti che, pur non essendo collagene vero e proprio, potessero promuoverne la formazione all’interno del nostro organismo. Inoltre, nel rispetto della nostra filosofia, era di vitale importanza offrire un’alternativa che potesse essere adatta anche a vegani e vegetariani.

Tutti gli ingredienti che abbiamo selezionato per il nostro integratore sono ricchi di vitamine e antiossidanti, in particolare Melograno, Goji, Ginseng, Ginkgo, Pomodoro, Rosa Canina, Acerola, e di aminoacidi come la L-Lisina e L-Prolina, che costituiscono il collagene. Cerchiamo di capire perché, allora, abbiamo scelto questi ingredienti tra i quali, come è evidente, non figura il collagene.

 
  • Estratto di Acerola (Vitamina C): la vitamina C contribuisce alla formazione del collagene per la normale funzione di vasi sanguigni, ossa, della pelle, delle gengive e dei denti. I polifenoli dell’Acerola, in particolare, possono avere un effetto schiarente sulla pelle, contrastando così l’iperpigmentazione causata dai raggi UV [14, 15].
  • Estratto di Melograno (Acido ellagico): l’acido ellagico è un antiossidante fenolico che ha un effetto simile a quello dei polifenoli contenuti nel frutto dell’Acerola. Renderebbe inoltre la pelle più luminosa [16], oltre a contrastare la degradazione del collagene [17];
  • Estratto di bacche di Goji (Polisaccaridi): i polisaccaridi contenuti nelle bacche di Goji sarebbero in grado di ridurre i danni al DNA causati dalle radiazioni UV [18] e di avere, inoltre, un’azione protettiva sulla durata di vita dei fibroblasti, le cellule che – come abbiamo visto all’inizio di questo articolo – sono fondamentali per produrre le fibre di collagene [18];
  • Estratto di Rosa Canina (Flavonoidi): i flavonoidi sarebbero in grado di intervenire positivamente sulla microcircolazione sanguigna e linfatica, favorendo la protezione dei piccoli vasi venosi. Inoltre, l’olio di rosa canina viene spesso impiegato per la guarigione di ferite e cicatrici [19];
  • Estratto di Ginseng (ginsenosidi): i ginsenosidi hanno degli effetti stimolanti sulla produzione del collagene [20, 21] e degli effetti anti invecchiamento [22, 23];
  • Estratto di pomodoro (Licopene): il licopene è un antiossidante che sarebbe in grado di stimolare la produzione del collagene di tipo I [24]. Inoltre, uno studia ha dimostrato che una dieta a ridotto contenuto di licopene nelle donne anziane in post-menopausa può portare a un aumento dello stress ossidativo [25] accelerando conseguente l’invecchiamento della pelle [26];
  • Estratto di Ginkgo (Glucosidi Flavonoidi): i flavonoidi propri del ginkgo, come la quercetina e la ginkgetina favorirebbero la proliferazione dei fibroblasti e la produzione del collagene [27];
  • L-Lisina: è un amminoacido essenziale. Esso partecipa alla formazione della lisinonorleucina, amminoacido raro, presente nei legami trasversali intramolecolari e intermolecolari del collagene e dell’elastina. Esso sarebbe in grado di migliorare la dimensione e la quantità di fibra del collagene [29, 30];
  • L-Prolina: è un aminoacido presente nel collagene e nell’elastina. Il collagene di tipo I è costituito per il 20% dall’aminoacido prolina e da idrossiprolina. Quest’ultima, presente quasi esclusivamente nel collagene, ha una funzione critica per la sua stabilità e viene prodotta solo in presenza di vitamina C.
 

Non è un caso che tutti i nostri estratti vegetali siano titolati nel principio attivo che li contraddistingue. Sono proprio i principi attivi ad essere gli ingredienti biologicamente attivi e quindi quelli a fornire le proprietà benefiche per i quali sono riconosciuti.

Per concludere, come abbiamo visto, non è necessario assumere un integratore di collagene animale per cercare di migliorare lo stato o l’apparenza della propria pelle. Soprattutto se per produrlo vengono utilizzati scarti animali della macellazione.

Un’alimentazione sana e ricca di frutta e verdura fresca garantisce il quantitativo di nutrienti necessari a mantenere una pelle luminosa, giovane, elastica e morbida. Un integratore può essere utile nel caso si sia carenti in questi micro e macronutrienti essenziali.

Per questo abbiamo scelto e vi offriamo un modo per affrontare naturalmente l’invecchiamento della pelle e per stimolare la produzione naturale di collagene da parte del nostro organismo, senza dover uccidere alcun animale.



 

Fonti:

 

[1] Treccani, Definizione di “Collagene” http://www.treccani.it/enciclopedia/collagene/

[2] Sørensen, Effect of lifestyle, gender and age on collagen formation and degradation. Hernia (2006)

[3] Addor et al., Improvement of dermal parameters in aged skin after oral use of a nutrient supplement. Clin Cosmet Investig Dermatol. (2018)

[4] Choi et al., Oral collagen supplementation: a systematic review of dermatological application. J Drugs Dermatol. (2019)

[5] Kim et al., Oral intake of low-molecular-weight collagen peptide improves hydration, elasticity, and wrinkling in human skin: a randomized, double-blind, placebo-controlled study. Nutrients. (2018)

[6] Proksch et al., Oral intake of specific bioactive collagen peptides reduces skin wrinkles and increases dermal matrix synthesis. Skin Pharmacol Physiol. (2014)

[7] Hexsel et al., Oral supplementation with specific bioactive collagen peptides improves nail growth and reduces symptoms of brittle nails. J Cosmet Dermatol. (2017)

[8] Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, Regolamento (UE) n. 432/2012 della Commissione (2012)

[9] De Luca et al., Skin antiageing and systemic redox effects of supplementation with marine collagen peptides and plant-derived antioxidants: a single-blind case-control clinical study. Oxid Med Cell Longev. (2016)

[10] Eicker et al., Betacarotene supplementation protects from photoaging-associated mitochondrial DNA mutation. Photochem Photobiol Sci. (2003)

[11] Césarini et al., Immediate effects of UV radiation on the skin: modification by an antioxidant complex containing carotenoids. Photodermatol Photoimmunol Photomed. (2003)

[12] Darvin et al., Cutaneous concentration of lycopene correlates significantly with the roughness of the skin. Eur J Pharm Biopharm. (2008)

[13] Meinke et al., Influences of orally taken carotenoid-rich curly kale extract on collagen I/elastin index of the skin. Nutrients. (2017)

[14] Hanamura et al., Skin-lightening effect of a polyphenol extract from acerola (Malpighia emarginata DC.) Fruit on UV-induced pigmentation. Biosci Biotechnol Biochem. (2008)

[15] Sato et al., Acerola (Malpighia emarginata DC.) juice intake suppresses UVB-induced skin pigmentation in SMP30/GNL knockout hairless mice. PLoS One. (2017)

[16] Kasai et al., Effects of oral administration of ellagic acid-rich pomegranate extract on ultraviolet-induced pigmentation in the human skin. J Nutr Sci Vitaminol (Tokyo). (2006)

[17] Bae et al., Dietary compound ellagic acid alleviates skin wrinkle and inflammation induced by UV‐B irradiation. Exp Dermatol. (2010)

[18] Zhao et al., Lycium barbarum glycoconjugates: effect on human skin and cultured dermal fibroblasts. Phytomedicine. (2005)

[19] Lei et al., Rosehip Oil Promotes Excisional Wound Healing by Accelerating the Phenotypic Transition of Macrophages. Planta Med. (2019)

[20] Lee et al., Panax ginseng induces human type I collagen synthesis through activation of Smad signaling. J Ethnopharmacol. (2007)

[21] Lee et al., Effects of Panax ginseng extract on human dermal fibroblast proliferation and collagen synthesis. Int Wound J. (2016)

[22] Kim et al., The skin protective effects of compound K, a metabolite of ginsenoside Rb1 from Panax ginseng. J Ginseng Res. (2018)

[23] Nam et al., Ultraviolet- and infrared-induced 11 beta-hydroxysteroid dehydrogenase type 1 activating skin photoaging is inhibited by red ginseng extract containing high concentration of ginsenoside Rg3(S). Photodermatol Photoimmunol Photomed. (2017)

[24] Fletcher et al., Lycopene, a powerful antioxidant, significantly reduces the development of the adhesion phenotype. Syst Biol Reprod Med. (2014)

[25] Mackinnon et al., Dietary restriction of lycopene for a period of one month resulted in significantly increased biomarkers of oxidative stress and bone resorption in postmenopausal women. J Nutr Health Aging. (2011)

[26] Kammeyer und Luiten, Oxidation events and skin aging. Ageing Res Rev. (2015)

[27] Kim et al., Effects of flavonoids of Ginkgo biloba on proliferation of human skin fibroblast. Skin Pharmacol. (1997)

[28] Liu et al., Insight into the collagen assembly in the presence of lysine and glutamic acid: An in vitro study. Mater Sci Eng C Mater Biol Appl. (2017)

[29] Yamauchi und Sricholpech, Lysine post-translational modifications of collagen. Essays Biochem. (2012)

[30] Krane, The importance of proline residues in the structure, stability and susceptibility to proteolytic degradation of collagens. Amino Acids. (2008)

[31] Sørensen, Effect of lifestyle, gender and age on collagen formation and degradation. Hernia (2006)



 

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