Magnesio Stearato: ecco perchè non fa male

 

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Che cos'è il Magnesio Stearato?

Il magnesio stearato è un sale di magnesio dell’acido stearico che, a temperatura ambiente, si presenta come una polvere bianca, inodore ed insolubile in acqua. L’acido stearico è un acido grasso saturo che si trova in molti alimenti, inclusi grassi e oli animali e vegetali. Il cacao e i semi di lino sono, ad esempio, degli alimenti che contengono notevoli quantità di acido stearico. È bene ricordare questa sostanza non deve essere considerata un integratore di magnesio, perché al suo interno è presente una percentuale molto bassa del minerale. In etichetta la sua presenza può essere dichiarata come “magnesio stearato”, “stearato di magnesio”, “sali di magnesio degli acidi grassi” oppure con la sigla E470b.

 

A che cosa serve il magnesio stearato?

Viene ampiamente utilizzato nell’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare come antiagglomerante, emulsionante e lubrificante. Esso aiuta ad accelerare il processo di produzione perché impedisce agli ingredienti di aderire alle attrezzature meccaniche facilitando e migliorando la lavorazione delle polveri. Oltre a velocizzare la produzione, il magnesio stearato dona maggiore consistenza alle capsule e alle compresse, rendendole anche più facili da inghiottire e spostarsi lungo il tratto gastrointestinale.

 

Quali sono i rischi per la salute del magnesio stearato?

La FDA (Food and Drug Administration) ha approvato l’utilizzo dello stearato di magnesio come additivo in alimenti e integratori. Questo eccipiente è anche presente nella lista di additivi alimentari consentiti in Italia secondo le direttive del Regolamento (CE) n. 1333/2008). Altroconsumo, nella sua banca dati, classifica come “accettabile” l’uso di questo additivo in alcuni casi precisi, affermando che non vi è associato alcun effetto noto (nè benefico nè nocivo) sull’organismo.
Secondo il National Center for Biotechnology Information, è generalmente riconosciuto come una sostanza sicura se consumata a quantità inferiori a 2.500 milligrammi (mg) per chilogrammo al giorno. Questo vuol dire che, per esempio, un uomo adulto di 85 kg ne potrebbe assumere fino a 212.500 mg al giorno, il corrispondente di circa 283 capsule da 750 mg al giorno. Sembrerebbe quindi non avere effetti collaterali o nocivi se assunto in piccole quantità, come quelle usate dai produttori di capsule e farmaci.

 

Vero o falso?

 

1. Il magnesio stearato sopprime le funzioni dei linfociti T. FALSO

Non ci sono prove scientifiche a sostegno delle affermazioni che il magnesio stearato possa sopprimere le funzioni dei linfociti T, cioè delle cellule iperspecializzate deputate a combattere i patogeni intracellulari, come i virus ed alcuni batteri. Questa credenza si basa su uno studio del 1990 su un singolo topo. Quando, infatti, i linfociti T del topo venivano incubati con acido stearico (e non magnesio stearato) la membrana cellulare collassava e i linfociti T perdevano ogni loro funzione. Tuttavia, questo esperimento – e conseguentemente anche i suoi risultati – non possono essere replicato sull’uomo perché i linfociti T dei topi non hanno un enzima (chiamato stearoil-CoA 9-desaturasi), di cui invece sono dotati gli umani, in grado di convertire l’acido stearico in acido oleico e quindi annullare la presunta tossicità di questa sostanza.

 

2. Il magensio stearato interferisce con l'assorbimento dei farmaci. FALSO

Non ci sono prove scientifiche neanche a sostegno delle affermazioni sulla possibile interferenza del magnesio stearato con la capacità del corpo di assorbire il contenuto delle capsule dei farmaci. Gli studi condotti finora su questa sostanza dimostrano che l’assorbimento dei principi attivi potrebbe essere rallentato, ma non compromesso (10, 11).

 

3. Il magnesio stearato contiene pesticidi perchè proviene da colture OMG. FALSO

Un’altra preoccupazione è quella riguardante la possibile contaminazione del magnesio stearato che, essendo spesso ottenuto dall’olio di semi di cotone, potrebbe contenere pesticidi o provenire da OGM. Tuttavia, questa sostanza viene altamente purificata attraverso un intenso processo di raffinazione prima di essere inserita come ingrediente negli alimenti, nei cosmetici e negli integratori. Inoltre, la forma molecolare finale del magnesio stearato è identica sia che provenga da una pianta di cotone OGM sia che venga da una pianta non OGM.

 

Perché allora abbiamo scelto di eliminarlo dai nostri integratori?

Nonostante la sicurezza di questo additivo in piccole quantità, va ricordato che il magnesio stearato non è una sostanza naturale.
La nostra filosofia, oltre a garantire prodotti di alta qualità, è infatti quella di creare integratori il più naturali possibili evitando l’utilizzo di additivi artificiali. Per questo motivo stiamo progressivamente eliminando il magnesio stearato dai nostri prodotti, sostituendolo con altri additivi naturali che, insieme, emulano la funzione dell’eccipiente. Questi additivi naturali, ovviamente, vengono aggiunti solo quando sono necessari.

 

Gli additivi naturali da noi utilizzati sono principalmente:

 

- Estratto di crusca di riso (RBE) e olio di girasole

 

Vengono utilizzati come stabilizzanti in alcuni integratori quando si presenta la necessità di aumentare la capacità degli ingredienti di legarsi tra loro. Inoltre, è possibile ottenere una versione biologica di questi additivi naturali che, quindi, possono essere utilizzati anche nei nostri integratori biologici.
Prima dell’estratto di crusca di riso utilizzavamo la cellulosa microcristallina (E460i), una cellulosa di origine vegetale con proprietà stabilizzanti e gelificanti. Tuttavia, il consumo in grandi quantità di questo additivo, non venendo assorbito nell’intestino, può aumentare la frequenza e il volume dei movimenti intestinali, aumentando il numero di scariche intestinali e causando meteorismo o diarrea. Per questo motivo è vietato in Australia. Inoltre, l’ESFA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) non ha approvato alcun claim che certifichi i benefici dell’uso di questa sostanza.

 

- Gomma arabica o gomma d’acacia (E414)

 

Viene anch’essa utilizzata come additivo legante. Secondo il regolamento del Ministero della Salute, non ci sono limitazioni nella quantità massima utilizzabile

 

- Idrossipropilmetilcellulosa (E464)

 

Come agente di rivestimento, cioè come materiale di involucro delle nostre capsule, utilizziamo l’idrossipropilmetilcellulosa (E464), comunemente utilizzata come additivo alimentare grazie alle sue proprietà stabilizzanti e addensanti. Questo eccipiente è un derivato della cellulosa ed è ottenuto direttamente da ceppi naturali di fibre vegetali. L’ESFA ha approvato due proprietà benefiche derivate dall’assunzione, anche prolungata, di questa tipologia di cellulosa. Il primo, è che – se assunta in una quantità minima di 4 grammi – può aiutare a ridurre la risposta glicemica dopo i pasti, contribuendo a diminuire l’aumento del glucosio nel sangue. Il secondo, invece, certifica l’utilità dell’idrossipropilmetilcellulosa nel mantenimento dei livelli di colesterolo ematico nella norma. Questo claim è però possibile utilizzarlo solo per prodotti che apportano una dose quotidiana di idrossipropilmetilcellulosa pari a 5 grammi.

 

Come si fa a dire se un integratore sia di buona qualità?

  • che sia il più naturale possibile e che, quindi, non contenga additivi artificiali e non necessari. Il nostro consiglio è quello di leggere sempre attentamente le etichette. Le aziende, infatti, hanno sempre l’obbligo di dichiarare ogni ingrediente presente, anche gli eccipienti. Se le etichette non sono ben visibili e leggibili, soprattutto su Internet, o se manca la lista degli ingredienti, fatevi qualche domanda.
  • che utilizzi materie prime di qualità, certificate e testate periodicamente da laboratori terzi indipendenti per verificare che i livelli di contaminazione siano nella norma.
  • che segua gli standard di settore per la garanzia della qualità tra cui ISO 9001, ISO 17025 e buoni processi di fabbricazione (GMP).


 

Riferimenti bibliografici:

 
  1. Weast, R.C. (ed.). Handbook of Chemistry and Physics. 60th ed. Boca Raton, Florida: CRC Press Inc., 1979.B-95
  2. Lewis, R.J. Sax’s Dangerous Properties of of Industrial Materials. 10th ed. Volumes 1-3 New York, NY: John Wiley & Sons Inc., 1999.V3 2268
  3. Magnesium Stearate: Does Your Supplement Contain This Potentially Hazardous Ingredient? Dr. Mercola
  4. Everything You Should Know About Magnesium Stearate. Written by Kelli Hansen and  Medically reviewed by Debra Rose Wilson https://www.healthline.com/health/magnesium-stearate#risks
  5. World Health Organization Quality of Medicines for Everyone, Contaminated magnesium stearate VG EP excipient manufactured by Ferro
  6. Environmental Protection Agency Risk Assessment Division, SCREENING-LEVEL HAZARD CHARACTERIZATION OF HIGH PRODUCTION VOLUME CHEMICALS
  7. Eddington ND, Ashraf M, Augsburger LL, Leslie JL, Fossler MJ, Lesko LJ, Shah VP, Rekhi GS. Identification of formulation and manufacturing variables that influence in vitro dissolution and in vivo bioavailability of propranolol hydrochloride tablets. Pharm Dev Technol. 1998 Nov;3(4):535- 47. PMID: 9834957
  8. Soni KA, Jesudhasan P, Cepeda M, Widmer K, Jayaprakasha GK, Patil BS, Hume ME, Pillai SD. Identification of ground beef-derived fatty acid inhibitors of autoinducer-2-based cell signaling. J Food Prot. 2008 Jan;71(1):134-8. PMID: 18236673
  9. Grundy SM. Influence of stearic acid on cholesterol metabolism relative to other long-chain fatty acids. Am J Clin Nutr. 1994 Dec. PMID: 7977157
  10. Mensink RP. Effects of stearic acid on plasma lipid and lipoproteins in humans. Lipids. 2005 Dec;40(12):1201-5. PMID: 16477803
  11. Hunter JE, Zhang J, Kris-Etherton. Cardiovascular disease risk of dietary stearic acid compared with trans, other saturated, and unsaturated fatty acids: a systematic review. PM. Am J Clin Nutr. 2010 Jan;91(1):46-63. PMID: 19939984
  12. Sanders TA, Oakley FR, Cooper JA, Miller GJ. Influence of a stearic acid-rich structured triacylglycerol on postprandial lipemia, factor VII concentrations, and fibrinolytic activity in healthy subjects. Am J Clin Nutr. 2001 Apr; PMID: 11273845
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  14. Eddington ND, Ashraf M, Augsburger LL, Leslie JL, Fossler MJ, Lesko LJ, Shah VP, Rekhi GS. Identification of formulation and manufacturing variables that influence in vitro dissolution and in vivo bioavailability of propranolol hydrochloride tablets. Pharm Dev Technol. 1998 Nov;3(4):535-47. PMID: 9834957
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  19. Søndergaard D, Meyer O, Würtzen G. Magnesium stearate given perorally to rats. A short term study. Toxicology. 1980;17(1):51-5. PMID: 7434368


 

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