Gli ormoni femminili: quali sono e a cosa servono?

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Probabilmente avete già sentito parlare del termine "chimica tra due persone". E forse avete anche esperienza con questa sensazione. Il cosiddetto “colpo di fulmine”, quella scintilla che ti fa sentire inspiegabilmente attratto da un'altra persona.

Questa "chimica" deriva per lo più da un'esplosione ormonale che avviene all'interno del nostro corpo.

 

Gli ormoni femminili e le loro funzioni

 

Gli ormoni sono delle particolari molecole che fungono da messaggeri e rispondono alle diverse necessità e bisogni dall’organismo. Ogni ormone ha funzioni differenti e viene attivato solo quando e se necessario. Gli effetti di questi ormoni si possono riflettono sul nostro umore, sulla salute della nostra pelle e dei nostri capelli, ma anche sul nostro desiderio sessuale e sul nostro livello di energia.

Gli ormoni femminili, in particolare, hanno un ruolo fondamentale per tutta la durata della nostra vita ed è quindi importante conoscerli, capire a cosa servono, come funzionano e le conseguenze di un loro squilibrio.

Tra i principali ormoni femminili troviamo: estrogeno, progesterone e testosterone, prodotti dalle ovaie, ormone follicolo stimolante (FSH) e ormone luteinizzante (LH), sintetizzati nel cervello. Ma andiamo a scoprirli in modo più approfondito!

 

1.Estrogeno

 

Questo ormone è secreto principalmente nelle ovaie in risposta allo stimolo dell’ormone luteinizzante (LH) e, in piccole quantità, anche nelle ghiandole surrenali e nelle cellule adipose. Durante la gravidanza vengono prodotti estrogeni anche nella placenta.

Il suo ruolo nel nostro sistema sessuale e riproduttivo è molto importante poiché la sua funzione principale è quella di sviluppare l'apparato genitale, favorendo la maturazione sessuale della donna. è però importante sapere che i recettori degli estrogeni si trovano in tutto il corpo, compreso il cervello, il seno, il pavimento pelvico e il tratto genitale [1], il che rende questo ormone artefice non solo dei cambiamenti nel nostro sistema riproduttivo, ma anche in altre parti del corpo. Esso è responsabile di:

 
  • la crescita di capelli e unghie [2];
  • l'accumulo di grasso corporeo, favorendone il deposito nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell'addome  [3];
  • la crescita del seno e il successivo sviluppo del capezzolo [4];
  • l’accrescimento staturale e il mantenimento del trofismo osseo con una conseguente azione protettiva nei confronti dell'osteoporosi  [5];
  • l’aumento delle lipoproteine ad alta intensità (colesterolo HDL) con una conseguente azione protettiva nei confronti delle pareti vasali [7]
  • la regolazione di molte funzioni cerebrali fra cui l'attenzione e la memoria [8];
  • la produzione di collagene e salute della pelle [9]
 

2. Progesterone

 

Anche questo ormone, proprio come gli estrogeni, viene sintetizzato nelle ovaie. Esso è implicato nella preparazione dell'organismo femminile a una possibile gravidanza. 

Il suo ruolo principale avviene durante la seconda fase del ciclo mestruale, dopo l'ovulazione, poiché sopprime l'azione degli estrogeni nell'endometrio, preparandolo a ricevere l'ovulo fecondato. 

Durante la gravidanza, i livelli di progesterone sono mantenuti per sostenere un ambiente uterino sano per lo sviluppo e la crescita del feto. Se non si verifica una gravidanza, il corpo luteo degenera, la concentrazione di progesterone diminuisce e inizia il sanguinamento mestruale.

 

 3. Testosterone

 

Questo ormone, normalmente associato agli uomini, è prodotto in piccole quantità anche dalla donne, in particolare dalle ghiandole surrenali e dalle ovaie. Esso, oltre ad influenzare la libido e a regolare il ciclo mestruale [10], svolge un’importante funzione per la forza muscolare e la regolazione della temperatura corporea [11].

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4. Ormone luteinizzante (LH)

 

Questo ormone, anche se meno conosciuto, svolge un ruolo fondamentale nel sistema riproduttivo femminile. Viene sintetizzato nella ghiandola pituitaria (ipofisi) e stimola la produzione di androgeni (ormoni "maschili" come il testosterone) e di estradiolo, la forma più potente di estrogeni. Una delle sue funzioni più importanti è quella di facilitare l'ovulazione e il rilascio dell'ovulo contenuto nel follicolo.

 

5. Ormone follicolo-stimolante (FSH)

 

Anche l’ormone follicolo-stimolante (FSH) viene sintetizzato nella ghiandola pituitaria. Esso svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dello sviluppo e della crescita dell'individuo, ma è altresì importante per la maturazione del sistema riproduttivo femminile prima della pubertà, in quanto stimola la crescita dei follicoli nelle ovaie e la produzione di estrogeni.

 

Perché cambia la produzione di ormoni?

 

I livelli di questi ormoni possono cambiare naturalmente durante la nostra vita. Il corpo femminile, infatti, ha diverse necessità, che variano a seconda della fase in cui esso si trova: saranno diverse durante l'infanzia, l'adolescenza, la gravidanza o la vecchiaia. Il nostro corpo si adatta in modo intelligente a queste esigenze, modificando la quantità di ormoni prodotti. Ci possono essere tuttavia dei fattori esterni che possono causare un cambiamento nel comportamento ormonale.

I cambiamenti che avvengono naturalmente si verificano durante le seguenti fasi:

 

Pubertà

 

In questa fase, in cui le “ragazze” si trasformano in “donne”, c’è un significativo aumento degli ormoni sessuali, in quanto costituisce l'inizio della maturazione sessuale. Attivata da un altro ormone chiamato Gonadotropina Releasing Hormone (GnRH), la produzione di LH e FSH viene stimolata per avviare la trasformazione. Sia l'LH che l'FSH servono a stimolare il rilascio dei più importanti ormoni sessuali femminili, estrogeni e progesterone, per preparare il corpo ad importanti cambiamenti:

 
  • sviluppo del seno
  • crescita dei peli pubici e delle ascelle
  • crescita e sviluppo dell'organismo
  • aumento del grasso corporeo, soprattutto nelle cosce e nei fianchi
  • maturazione delle ovaie, dell'utero e della vagina
  • inizio del ciclo mestruale
 

Mestruazioni

 

Il ciclo mestruale è un processo che dura circa 28 giorni ed è diviso in 3 fasi: fase follicolare, fase ovulatoria e fase luteale. Ognuna di queste fasi si ripete incessantemente durante gli anni fertili della donna fino alla menopausa. Durante la gravidanza viene interrotta, per ricominciare dopo il parto.  

 

Fase follicolare (5-12 giorni)

Nella prima fase del ciclo, che coincide con il primo giorno delle mestruazioni, viene aumentata la produzione dell'ormone FSH, la cui funzione, come abbiamo visto, è quella di favorire la crescita dei follicoli nelle ovaie e la maturazione delle uova. Uno di questi follicoli, contenenti l'ovulo, comincerà a produrre più estrogeni e a maturare, mentre gli altri si decomporranno.

 

Fase ovulatoria (14 giorno)

Qui entra in gioco l'ormone luteinizzante (LH) che, stimolato da una maggiore produzione di estrogeni, provoca la rottura del follicolo con il conseguente rilascio dell'ovulo maturo nell’ovaio. Questa fase è anche conosciuta come ovulazione. A questo punto (circa il 14° giorno), quando l'ovulo viaggia lungo le tube di Falloppio fino all'utero, può essere fecondato da parte degli spermatozoi. La fecondazione può avvenire solo entro 12 ore dal rilascio dell'ovulo.

 

Fase luteale (11-17 giorni)

Quest'ultima fase del ciclo mestruale comporta il calo dei livelli di estrogeni e un aumento del progesterone per facilitare l'impianto dell'ovulo nell'utero. Se l'ovulo non viene fecondato, il follicolo si contrae all'interno dell'ovaio, i livelli di progesterone diminuiscono e l'endometrio viene liberato ed eliminato attraverso le mestruazioni. Questo completa il ciclo mestruale.

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Gravidanza

 

In caso di gravidanza, l'ovulo rilasciato e fecondato si attacca alle pareti dell'utero e inizia a produrre l'ormone gonadotropina corionica (hCG), noto come ormone della gravidanza. Questo è l'ormone che viene misurato dai test di gravidanza. La sua funzione principale è quella di proteggere il corpo luteo, impedendo che il rivestimento dell'utero venga espulso, e di promuovere la produzione di progesterone in modo che l'utero continui a svilupparsi per la crescita del bambino.

Anche i livelli di progesterone aumentano, in particolare per migliorare la vascolarizzazione (la formazione dei vasi sanguigni) e il trasferimento di sostanze nutritive per lo sviluppo del bambino. Esso rinforza anche i muscoli della parete pelvica ed Inibisce inoltre la contrattilità dell'utero gravidico, evitando la possibilità di un aborto spontaneo.

Gli ormoni estrogeni, d’altra parte, stimolano sia la produzione sia la funzionalità del progesterone. Essi favoriscono l’ingrossamento dell’utero, stimolano lo sviluppo delle ghiandole mammarie e promuovono la secrezione di prolattina ipofisaria.

 

Post-partum

 

Subito dopo il parto e, in particolare, dopo l’espulsione della placenta, si verifica un drastico cambiamento ormonale: crollano infatti i livelli degli estrogeni e del progesterone. In questa fase, che segna il passaggio dell’organismo dallo stato gravidico a quello puerperale, il 70% delle neo-mamme, sperimenta uno stato malinconico, denominato baby blues o maternity blues. Una situazione caratterizzata da un’indefinibile sensazione di malinconia, tristezza, irritabilità e inquietudine che può addirittura sfociare in una vera e propria depressione post-partum (DPP).

 

Menopausa

 

È l'ultimo stadio dello sviluppo femminile. Avviene intorno ai 50 anni e di solito è determinata dalla naturale scomparsa delle mestruazioni. I cambiamenti della menopausa sono preceduti dalla perimenopausa, che è caratterizzata da cicli mestruali irregolari. I cambiamenti fisici della perimenopausa sono causati da alterazioni ormonali, in particolare dalle variazioni del livello di estrogeni e progesterone.

Con la diminuzione di questi ormoni, la vagina diventa meno lubrificata, la libido diminuisce e si possono verificare frequenti disturbi del sonno. Alla fine, la funzione ovarica smette di lavorare e la donna non è più fertile.

 

Squilibrio ormonale?

 

Come abbiamo visto, durante le diverse fasi del ciclo di vita femminile, questi ormoni subiscono delle alterazioni naturali. Tuttavia, gli squilibri ormonali possono dipendere anche da altri fattori, sopratutti esterni, come l'uso di contraccettivi ormonali, la dieta e l'obesità [12] o se si soffre della sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) [13].

Questi squilibri, che siano naturali o vere e proprie condizioni mediche, possono causare numerosi sintomi che vanno dall'ansia ai dolori muscolari, dalla ritenzione idrica all'irritabilità, dall’affaticamento ai disturbi pre-mestruali, dall’acne ai cambiamenti di peso e alle vampate di calore.

Se volete conoscere quali sono i sintomi che si possono sperimentare quando si soffre di uno squilibrio ormonale e come fare per alleviarli, visitate il nostro prossimo blog.



 

Fonti:

 

[1] Shoham and Schlachter, Estrogen biosynthesis-regulation, action, remote effects, and value of monitoring in ovarian stimulation cycles. Fertil Steril. (1996)

[2] Ohnemus et al., Hair cycle control by estrogens: catagen induction via estrogen receptor (ER)-alpha is checked by ER beta signaling. Endocrinology. (2005)

[3] Bracht et al., The role of estrogens in the adipose tissue milieu. Ann N Y Acad Sci. (2019)

[4] Russo J and Russo IH, Development of the human breast. Maturitas. (2004)

[5] Migliaccio et al., Developmental exposure to estrogens induces persistent changes in skeletal tissue. Endocrinology (1992)

[6] Stachenfeld, Hormonal changes during menopause and the impact on fluid regulation. Reprod Sci. (2014)

[7] Trenti et al., Estrogen, angiogenesis, immunity and cell metabolism: solving the puzzle. Int J Mol Sci. (2018)

[8] Gervais et al., Ovarian hormones, sleep and cognition across the adult female lifespan: An integrated perspective. Front Neuroendocrinol. (2017)

[9] Shah and Maibach, Estrogen and skin. An overview. Am J Clin Dermatol. (2001)

[10] Davis and Wahlin-Jacobsen, Testosterone in women--the clinical significance. Lancet Diabetes Endocrinol. (2015)

[11] Mohamad et al., A concise review of testosterone and bone health. Clin Interv Aging. (2016)

[12] Leeners et al., Ovarian hormones and obesity. Hum Reprod Update. (2017)

[13] Patel et al., Polycystic ovary syndrome (PCOS), an inflammatory, systemic, lifestyle endocrinopathy. J Steroid Biochem Mol Biol. (2018)



 
   

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