Cosa sono gli amidi modificati? Quali sono?
Gli amidi modificati sono il risultato di un processo che modifica le caratteristiche chimo-fisiche (attenzione che chimico non è sinonimo di sintetico o artificiale!).
L’amido contenuto nei cerali o nei turberi viene infatti trasformato per sviluppare particolari proprietà, come la resistenza al calore, al freddo, al taglio, al rigonfiamento, alla gelatinizzazione o all’acidità. Sono stati quindi sviluppati principalmente per migliorare le caratteristiche dei diversi amidi che, in Europa, possono essere estratti esclusivamente da grano, mais e patate.
A seguito di questo processo, infatti, gli amidi possono essere utilizzati come stabilizzanti, emulsionanti, addensanti o leganti. Diventano quindi dei veri e propri additivi, ma completamente naturali. Sono infatti utilizzati spesso nell’industria alimentare, soprattutto in prodotti come la maionese, il ketchup, lo yogurt, nei biscotti, nelle bevande etc. Questi additivi però vengono utilizzati anche nell’industria del cartone e della carta, in quella tessile e in quella farmaceutica.
Come additivi alimentari, gli amidi modificati sono contrassegnati con un codice compreso tra E1404 e E1452. Sulle etichette però vengono indicati più spesso con la dicitura “amido modificato”.
Sono sicuri?
Sì. Le modifiche strutturali che il processo di trasformazione apporta agli amidi non li rendono automaticamente pericolosi per la salute. Inoltre, la loro sicurezza in quanto additivi alimentari, viene valutata dall’EFSA (European Food Safety Authority), che è un organismo europeo incaricato di valutare:
- Sicurezza degli alimenti e dei mangimi
- Nutrizione umana
- Salute e benessere degli animali
- Protezione delle piante
- Salute delle piante
L’EFSA svolge un ruolo importante anche nella raccolta e nell’analisi dei dati, sempre in materia di catena alimentare, e nella comunicazione dei rischi ad essa associata. Qui è spiegato meglio come quest’organismo lavora.
Modificato significa che è OGM?
No, gli amidi modificati non hanno nulla a che vedere con gli organismi geneticamente modificati.
L’articolo 2 della «Direttiva 2001/18/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 marzo 2001 sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati» definisce, per la legislazione dell’Unione Europea, che cosa si deve intendere per OGM (organismo geneticamente modificato):
“Un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l’accoppiamento e/o la ricombinazione genetica naturale.”
Gli OGM sono quindi organismi che subiscono una modificazione a livello del DNA secondo specifiche procedure e tecniche elencate dall’articolo sopracitato. Per legge si stabilisce che alcune tecniche (come la fecondazione in vitro, la mutagenesi e i processi naturali) non danno origine a modificazioni genetiche.
Gli amidi non hanno DNA, perché sono carboidrati e, di conseguenza, non possono subire modificazioni genetiche.
A tal proposito è interessante dare un occhio anche all’articolo su Repubblica.it di Dario Bressanini, chimico e insegnante all’ Università dell’Insubria, presso il dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali.
Vegavero utilizza amidi modificati?
Sì, in alcuni prodotti utilizziamo, come riportato in etichetta, l’amido di mais modificato come additivo naturale e agente plasticizzante per l’involucro delle nostre capsule. In questo modo evitiamo di utilizzare altri agenti sintetici o additivi artificiali. Dopotutto, fa parte della nostra filosofia. Le nostre capsule infatti sono costituite da idrossipropilmetilcellulosa (E464) che è un derivato della cellulosa ed è quindi di origine completamente vegetale nel pieno rispetto dell’ambiente.